Vocabolario 8 - tresca in ballo

Una tresca non è sempre e solo la stessa, dipende sempre da chi la parola la “cucina”. Nel vocabolario vagabondo la parola compie un viaggio per mare e terra cambiando nazione, storia e significato.

Trescone

Possiamo cominciare con il significato di “tresca da festa”. Si tratta proprio di un ballo: tresca o trescone. Una danza di origini medievali, probabilmente francesi, del XIV secolo.

Un ballo passato anche per la Germania e poi arrivato in Italia, venne citato anche da Dante. Si ballava fino alla Toscana e il suo significato alludeva all’erotico, sia per i movimenti animati sia per i sinonimi della parola tresca, ovvero: relazione, flirt, intrigo amoroso, amore, amorazzo. Un ballo saltato con un continuo scambio di dama.

Cavalieri

Il sentimento d’amore non risparmia nessuno. Ancora meno i cavalieri che nel loro lessico portavano anche altre parole dignitose come valore e morale. E dovevano continuare a combattere contro una tresca, ovvero: intrigo, cospirazioni, maneggi occulti, trama, congiura e inganni. Intrighi e tranelli da impedire o salvare erano le loro occupazioni. Oltre a salvare le donne da qualsiasi pericolo.

Compivano un lunghissimo addestramento per poter utilizzare sia la mente che le capacità corporali. Studiavano, continuavano ad esercitarsi e combattevano. Agivano con astuzia, espedienti, accorgimenti, studiavano le mosse astute della controparte e dichiaravano di agire nel nome del codice cavalleresco.

Samurai

tresca

«Signori: Quando si capisce la lingua, ogni cosa va al suo posto.»

Dice un ufficiale, un aiutante di Tom Cruise nel film “L’ultimo Samurai” durante gli addestramenti militari per conto dell’imperatore giapponese. Durante questa fase del discorso i due ufficiali, e non solo, sono ancora ignari di quanto capirsi diventerà cruciale.

Perché nel periodo di cui parla il film, verso la fine del 1800, in Giappone finiva l’epoca dei Samurai, i cavalieri oltremare. La tresca preparata contro di loro è stata architettata nel nome del progresso e del business occidentale; con l’aiuto dei militari le nuove armi da combattimento dovevano sostenere la parte corposa del dialogo. Dovevano spazzare via le leggi antiche, il modo di vivere conosciuto, modernizzare il Giappone e aprire le porte all’Occidente.

Questo confronto tra la morale e i codici cavallereschi contro il propagarsi delle strategie militari occidentali è stata magistralmente descritta nel rapporto di due lingue, culture differenti. Nella volontà di “fare conversazione” al fine di studiarsi e capirsi di chi effettivamente scendeva in campo. Per poter preparare la propria strategia: da una parte l’espediente occidentale della militarizzazione, la mossa strategica, l’imbroglio e la macchinazione, insomma una tresca. Dall’altra il codice dei Samurai, abituato alla strategia del corpo e della mente, al progettare una trappola, tramare di astuzia, un’altra tresca.

Finale per capirsi

In questo caso il finale di un film riporta eventi storici realmente accaduti. Il tempo che copre circa un anno di vita trascorso insieme ai Samurai e che trasforma un rapporto iniziale. La conversazione finalizzata a studiare un nemico che invece imparerà il codice Samurai e diventerà un amico che agisce secondo antiche abitudini.

L’importanza del tempo necessario per capirsi è stata rilevata anche dal regista durante le riprese. La traduzione dal giapponese all’inglese comportava dei tempi di lavorazione superiori alla previsione ma ha giovato nella comprensione ben più profonda dei costumi giapponesi. Perché a guardare bene, il sol levante ha comunque mantenuto il suo collegamento con la propria storia. La forza del Giappone è proprio questa, la moderna contemporaneità che convive con le antiche radici.

Tresca curiosa 

tresca

Non può mancare il contributo ceco. Perché anche la lingua ceca ha la sua treska. La parola è proprio la stessa, e ormai vi sarà chiaro che significa una cosa completamente diversa. Come preannunciato il viaggio è per terra e per i mari, alla lettera. Perché treska in ceco significa merluzzo.

Proprio così, il dizionario ceco riporta che treska è il pesce Theragra chalcogramma sinonimo di Gadus chalcogrammus (Pallas, 1814), conosciuto commercialmente come merluzzo d’Alaska o pollack d’Alaska. Insomma, alla fine la tresca diventa fritta.

È il caso di dire che conviene prendersi del tempo necessario, con le parole non si scherza, soprattutto nelle questioni di business, se no, si rischia di bruciarsi, finire letteralmente su una griglia.

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