Otto anni fa abbiamo fatto un trasloco a Torino e ora, trovandoci di nuovo nella situazione di cercare un nuovo affitto, ci rendiamo conto di quanto sia cambiato il mercato immobiliare a Torino. Questo articolo non solo vuole essere un momento di sfogo, ma anche una guida utile per chiunque stia affrontando una situazione simile.
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Il motivo del trasloco
La nostra decisione di cambiare casa non era solo legata al deterioramento della zona di San Salvario, ma anche al desiderio di migliorare il nostro stile di vita. Tuttavia, affrontare i proprietari e le agenzie immobiliari si è rivelato un compito arduo. La domanda più frequente era: “Da quale zona provenite e perché volete cambiare?” Dire “San Salvario” sollevava sempre molti interrogativi. Questa zona, nota per la sua vivacità e per la sua offerta culturale, è anche caratterizzata da problemi di sicurezza e degrado urbano che hanno influito sulla nostra decisione di cercare una nuova sistemazione.
Contratti e costi affitto
Avevamo un contratto 6 + 2, poco utilizzato oggi. Questo tipo di contratto ci aveva permesso di mantenere il canone bloccato per sei anni e invariato per i restanti due. Però le condizioni dell’appartamento erano inizialmente pessime, e avevamo dovuto spendere molto per migliorarlo, sforzo che non interessa a nessuno, men che meno al proprietario. Nonostante questo, abbiamo continuato a essere inquiline modello, pagando puntualmente l’affitto e prendendoci cura dell’appartamento.
Ci consideravamo inquiline modello, ma nel momento di cercare una nuova casa, ci siamo rese conto che questo non bastava. Le agenzie immobiliari e i proprietari non tenevano conto dei nostri sforzi e delle migliorie apportate all’appartamento. Eravamo semplicemente due inquiline provenienti da una zona “difficile”.
Scoprire quanto fossero aumentati i prezzi è stata la prima grande sorpresa. Un trilocale, che otto anni fa costava tra i 400/550 euro, ora le offerte viaggiano attorno i 600/700 euro. Questo aumento dei prezzi è dovuto a vari fattori, tra cui l’adeguamento agli standard europei, l’aumento dei costi di costruzione e manutenzione, e la crescente domanda di alloggi. Gli standard europei richiedono, ad esempio, l’installazione di doppi vetri e l’aggiornamento degli impianti elettrici, costi che inevitabilmente si riflettono sugli affitti. Anche quando i standard non corrispondono.
Oltre all’affitto, le spese condominiali sono salite vertiginosamente. Questi costi includono la gestione degli ascensori, delle aree comuni, e il riscaldamento centralizzato, che a Torino può costare circa 1.500 euro all’anno. Queste spese vengono spesso ripartite mensilmente o trimestralmente per evitare problemi di insolvenza tra i condomini. In molti edifici, le spese condominiali possono rappresentare una parte significativa del budget familiare, rendendo ancora più onerosa la scelta di un nuovo appartamento.
Il mercato immobiliare torinese
Il mercato immobiliare torinese è influenzato da vari fattori, tra cui la presenza di studenti e l’aumento dei prezzi a Milano, che ha spinto molti milanesi a trasferirsi a Torino. Gli studenti rappresentano una parte significativa della domanda di affitti, con contratti transitori che offrono sicurezza ai proprietari. Questi contratti, rivolti a chi frequenta effettivamente l’università, garantiscono una conclusione sicura, evitando ai proprietari i rischi associati a inquilini insolventi.
Dall’altra parte, molti milanesi, stanchi degli affitti esorbitanti della loro città, trovano conveniente vivere a Torino e fare i pendolari. Questo fenomeno ha ulteriormente aumentato la domanda di appartamenti, contribuendo a far lievitare i prezzi.
La situazione attuale è molto diversa rispetto a otto anni fa, quando trovare un appartamento richiedeva solo un paio di settimane. Oggi, è comune trovare molte persone interessate allo stesso appartamento, rendendo la competizione feroce. Questo ha reso essenziale avere tutta la documentazione pronta e impeccabile.
In passato, durante una visita a un appartamento, si poteva incontrare un paio di altre persone interessate. Ora, è normale trovare fino a quindici nuclei familiari in fila per lo stesso appartamento. Ogni visita diventa una competizione, non solo per l’appartamento stesso, ma anche per dimostrare di essere il candidato ideale.
Strategie per affrontare un trasloco
Abbiamo cercato case tramite proprietari diretti, agenzie e intermediari, evitando le agenzie truffaldine. Nonostante i nostri sforzi, ci siamo trovati in difficoltà a trovare una casa che potessimo permetterci. Con il passare del tempo, le nostre richieste sembravano troppo alte rispetto a ciò che il mercato offriva.
Per migliorare le nostre possibilità, abbiamo adottato diverse strategie. Prima di tutto, abbiamo cercato di essere flessibili riguardo alla zona. Anche se volevamo lasciare San Salvario, abbiamo considerato altre aree meno centrali ma ben collegate dai mezzi pubblici. Abbiamo anche ampliato la nostra ricerca a appartamenti con caratteristiche diverse rispetto a quelle inizialmente desiderate, come la presenza di un balcone o di un ascensore.
Inoltre, abbiamo deciso di preparare tutta la documentazione necessaria in anticipo, inclusi i certificati di reddito, le referenze dei precedenti proprietari e le garanzie. Questo ci ha permesso di presentare una candidatura solida e completa durante le visite, aumentando le nostre possibilità di successo.
L’impatto psicologico
Le agenzie immobiliari sono state una sfida a parte. Alcune richiedevano commissioni elevate e servizi che non sempre si sono dimostrati utili. Abbiamo incontrato agenti professionali e disponibili che ci hanno aiutato a navigare nel mercato. Potevamo riconoscere le agenzie affidabili e a evitare quelle che sembravano interessate solo a fare soldi rapidamente. Però, stavamo arrenati nello stesso posto. Ancora nessun appartamento all’orizzonte.
La ricerca di una nuova casa ha avuto un impatto psicologico notevole su di noi. La frustrazione di non trovare nulla di adatto, la competizione con altri inquilini e il timore di non riuscire a lasciare San Salvario in tempo, hanno pesato molto. Abbiamo dovuto rivedere le nostre aspettative, cercare di rimanere positive, nonostante le difficoltà. Ci siamo trovate dentro un’Odissea e temevamo quando mai poteva finire.
Trasloco a Torino
Il nostro percorso nel mercato immobiliare torinese non si conclude qui. Continueremo a esplorare altre opzioni, a interfacciarci con agenzie e proprietari, e a cercare soluzioni che ci permettano di trovare la casa ideale. Nei prossimi articoli, condivideremo ulteriori dettagli sulle nostre esperienze con le agenzie immobiliari e i vari intermediari, fornendo consigli pratici e strategie per affrontare con successo questa sfida.
Restate sintonizzati per scoprire come evolverà il nostro viaggio e quali lezioni impareremo lungo il cammino. Speriamo che la nostra esperienza possa essere utile a chiunque si trovi nella stessa situazione, offrendo spunti e suggerimenti per navigare nel complesso mercato immobiliare torinese del 2024.
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Da Milano mi sposto a Torino
Benvenuti, mi chiamo Veronica Petinardi, sono nata a Praga e anche se scrivo in italiano mi sono tenuta il mio “accento di lingua madre”. Pubblico articoli, narrativa e manuali sul sito Parole di legami. La mia specialità sono le parole, scrittura è la mia passione.