MasterChef, il talent show tv è ormai alla quattordicesima stagione. Per chi non lo conosce è un programma televisivo dove degli aspiranti chef gareggiano “a suon di padelle”, convinti che solo in cucina la loro vita avrà un senso.
Contenuti
I requisiti per entrare a MasterChef
Innanzitutto i concorrenti devono possedere un grande desiderio di non fare altro nella vita se non cucinare, e avere un’aspirazione degna di uno chef dai fornelli olimpici. Voler diventare, per esempio, come uno dei giudici, Bruno Barbieri. Ma prima bisogna superare i suoi sguardi, preferibilmente in silenzio.
Una forte volontà però non basta, perché per entrare a MasterChef bisogna essere in possesso di capacità e conoscenze di livello culinario piuttosto alto e avere talento – idee – da mettere nel piatto. Però la strada è lunga e per dare allo show quello che è dello show, il programma è condito anche con piatti finiti male, per non dire buttati via. Alla faccia del conoscere le tecniche! Quella che però viene additata più spesso è la mancanza di sale.
L’obiettivo
Quando avanzano i concorrenti che hanno deciso di mettere loro stessi dentro le ricette, ecco che comincia la vera gara. Circa verso la metà del programma gli aspiranti chef finalmente realizzano il perché siano venuti proprio a MasterChef. Vale a dire avere successo e diventare uno chef.
Oltre a dimostrare le loro capacità e la passione, tali da voler solo e soltanto cucinare per sempre, a questo punto, finiti i salottini e le pseudo-amicizie, finalmente tutti vogliono vincere. E c’è da crederci, anche se purtroppo alla fine ne arriva uno solo. Si sente la voglia di un bigliettone di sola andata per una delle prestigiose cucine delle quali con la vittoria si aprirà il portone.
I giudici di MasterChef
A tale scopo ognuno fa per sé. Cominciano duelli spietati, strategie e capacità tenute come assi nelle maniche per colpire gli avversari, quando il gioco si fa duro. E soprattutto si continua a passare davanti ai giudici con il sorriso. Gli aspiranti chef cucinano, sono concentrati, hanno pure un tempo limitato e quindi provano l’ansia. Avranno fatto bene? Con le mani tremolanti posano il piatto davanti al giudice e quello gli chiede «Ma tu non sorridi mai?»
Poveri chef italiani stellati, i giudici: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, a dover fare lo show. Dicono perfino di essersi affezionati ai concorrenti, tanto da non tifare particolarmente per nessuno di loro, neanche di “avere un’idea” di chi alla fine potrebbe vincere…
Noi spettatori di trashate televisive
sappiamo invece la nostra. Non ci lasciamo fuorviare dai concorrenti che provano a farci credere che tutto sia divertente, anche quando salutano e devono “abbandonare per sempre la cucina di MasterChef”. Noi sappiamo che ritorneranno nella loro cucina a darsi ad un digestivo, al massimo a postare le loro “nuove ricette” sui social, convinti di aver sfiorato la vittoria.
Ignari di lasciare dietro di sé la scoperta che i gusti sono discutibili. E chi li comanda sono le catene di food, programmi TV e gli chef stellati più trendy. Per diventare chef ce ne vuole. Magari sapete qualcosa del famoso uovo del rinomato chef Carlo Cracco, tanto per citarne uno di casa, anche lui ex giudice di MasterChef. E se vi state chiedendo quante stelle Michelin abbia Cracco, la risposta è: una barra due.
Perché a quanto pare le stelle sono importanti sì, ma non sempre necessarie. Ci sono chef italiani stellati che qualche stella la perdono, e chi invece pure la rifiuta in quanto l’attestato è francese. E poi c’è Bruno Barbieri che ne ha collezionate sette.
Le tendenze
Anche MasterChef ha le sue tendenze. Nella pasticceria il dolce non deve essere esageratamente dolce, anzi, una “puntina” di salato è apprezzabile. L’impiattamento con la sua estetica è la firma dello stile di un professionista. Nella composizione degli ingredienti si devono riconoscere contrasti piacevoli e riconoscibili, come saper riservare una sorpresa per il palato, scoperta durante la degustazione. Una storia raccontata da un abile cuoco.
Il programma segue anche la regola del “no allo spreco di cibo” e promuove temi interessanti come il rischio d’estinzione di alcune colture. Incoraggia la conoscenza e l’educazione affinché la materia prima venga rispettata.
Il finale di MasterChef
Per la finale dell’edizione, la comunità di Twitter partecipa vivamente alla gara e pronostica la semifinale e il vincitore. C’è da chiedersi se la lettura dei commenti diretti porti i concorrenti esclusi a farsi un bagno di umiltà. Di certo il social non nasconde le preferenze e ogni sgarro, come i comportamenti “poco sportivi”, viene notato.
Il consenso più alto sembra sia per coloro che si sono particolarmente distinti non solo tecnicamente ma anche nell’inventiva, nell’estetica, nell’etica e nell’essere simpatici. Comunque ci vuole anche qualcosa di più…
A fare lo show, oltre al trio dei giudici di Masterchef , ci sono le partecipazioni al programma di famosi chef. In particolare viene apprezzato Jeremy Chan. I concorrenti temono soprattutto il pasticcere Iginio Massari.
Conclusione
MasterChef è il talent show che, ogni giovedì durante l’inverno, ci invita a immergerci nelle emozionanti sfide ai fornelli. Puntata dopo puntata, scopriamo non solo le abilità culinarie, ma anche le storie personali, le passioni e le speranze dei partecipanti. Ci lasciamo coinvolgere dai concorrenti, imparando nuove ricette e modi creativi di valorizzare gli ingredienti. Anche noi spettatori diventiamo parte del gioco, scegliendo i nostri preferiti e facendo il tifo per loro.
Quando arriva la serata finale, in cui si decreta il vincitore, l’emozione è alle stelle.
Che trionfi sempre il grande amore per la cucina!
Articoli correlati:
Benvenuti, mi chiamo Veronica Petinardi, sono nata a Praga e anche se scrivo in italiano mi sono tenuta il mio “accento di lingua madre”. Pubblico articoli, narrativa e manuali sul sito Parole di legami. La mia specialità sono le parole, scrittura è la mia passione.